Taccuino rosa
Trovo che i libri che escono oggigiorno siano scritti con la penna, per dir così, intinta nella sabbia del deserto. Aridi, scipiti e se sono briosi lo sono come un negozio del macdonalds... Non dico tutti, non so, ci mancherebbe, ma quelli che mi capita di sfogliare in libreria, in quelle vive e in quelle che sono solo vetrine per navigatori. A volte m'attardo a tirar giù, sulle classifiche di Amazon, le anteprime e leggo e al terzo o quarto capoverso, spesso (non sempre) mi viene su la voglia insopprimibile di fare clic e andare avanti con il prossimo e poi di nuovo e ancora.
Così mi consolo con i libri di ieri e dell'altro ieri. Ora, ad esempio, mi sto rileggendo con gran gusto Dino Buzzati, giornalista e ottimo scrittore. Ho un librone suo di racconti che mi fu regalato da un giornalista al quale ho voluto un gran bene e che è morto troppo presto, Luca Argentieri (e qui lo ricordo con affetto quando mi telefonava, fingendo di essere un ricercato, un commissario di polizia, o uno straniero che parlava lingue incomprensibili). I racconti di Buzzati (che Luca amava molto) sono uno più bello dell'altro. Che dire, a Luca piaceva "Inviti superflui" e così io lo rileggo per pensare a lui...
Tra i libri dell'altro ieri, mi sono tirata, solo per citar gli ultimi due, giù i racconti di Ines Benaglio https://it.wikipedia.org/wiki/Ines_Castellani_Fantoni_Benaglio, in arte Memini, della quale avevo letto un bel romanzo che m'aveva preso dalla prima riga alla parola fine. Ho anche letto, e amato (nel suo turbine un poco scontato) "Madri nell'ombra" di Bianca De Maj, un tempo (al principio del secolo scorso) scrittrice famosissima ora dimenticata.https://www.ilcondominionews.it/miglio-agnese-v-de-maj-bianca/ Respiro, sospiro. Sì, la trama avvincente, la bella scrittura, i personaggi vividi, veri. Non la salsa di nulla di gran parte dei volumi che, come mi dicono, escono a ruscello e, di questi, il 30 per cento non vende neppure una copia...
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