giovedì 7 novembre 2024

Le bennibags, con una bella riverenza, si congedano...


Andavo, nel pomeriggio che cucinava già la sera, dalla mia amica Rosa, che abita dalle parti dei Prati e io, a piedi di bel bello, dai Monti ai Prati. Un saltello, una avemaria e sono già a Piazza Venezia dove s'apre un negozio bianco e di vetro che ha nel suo interno tante e tante cosine e cosette e lo stesso in vetrina. Lì, nel balzo della Tigre, ero solita andare proprio quando insegnavo inglese alla mia piccola Aurora e dei Prati lei pure. Entro, dunque, e resto subito colpita dalla quantità di shoppers e di tote bags che danzano appese proprio all'entrata. Sono belle le stoffine (oh dove le trovano di così carine!) e costano l'una appena tre euro e cinquanta. Decido di comprarne una non solo perché adoro la fantasia di zucche color arancio, fiori bianchi e fondo violetto, ma anche per usarla come memento mori delle bennibags.

Sì, non ne cucirò più e chi ne ha una la terrà e chi non l'ha mai avuta mai più la potrà avere. Sì, non si può combattere da pigmei la guerra dei giganti. In sorriso, in allegria, chiudo il laboratorio bebabou che lavorerà solo per il mio diletto e se una bennibag nascerà sarà nel segreto cuore della mia stanzetta affacciata sul Colosseo e sarà regalo a chi amo. Con una riverenza e un saluto, addio bennibags!

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