domenica 11 agosto 2024

Evviva Bobbore

I semi me li ha regalati la mia amica Anna e ora fioriscono nel mio giardinino che è il colletto bianco della casa

 Proprio all'entrata del paesino di San Teodoro c'è una viuzza, un segmentino, intitolato a Salvatore Satta e io ci sono inciampata davanti oggi stesso mentre rileggo, centellinando le pagine come si fa con ciò che si ama, il suo splendido "Il giorno del giudizio" che è un capolavoro vero nelle storie che si intrecciano commoventi, ironiche, luminose. Sono tanti, a spellar le pagine, gli aggettivi che potrei usare per descrivere la scrittura di Bobbore (cosi lo chiamavano in famiglia), ma no, io vi consiglio di leggerlo per perdervi, come faccio io, nella Nuoro che fu e che forse è ancora (un poco) , raccontata da Sebastiano Sanna senior e junior (nei quali in SS si maschera l'autore) che sono i due protagonisti di un libro unico del Novecento. 

Respiro finalmene dopo aver letto tanti brutti libri. Di plastica, al sapor di niente e dico, anzi grido, evviva Bobbore! 

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