martedì 20 febbraio 2024

Romaamor, ritorno a casa

 Dal mio taccuino rosa



Questa mattina, nell'umidore di febbraio, sono tornata nella casa romana dove sono nata. O meglio, poiché la casa intera oramai non è più mia, nel grande giardino dove, bambina selvatica, sono cresciuta. Tutto sembrava salutarmi e darmi il benvenuto sotto quel plumbeo cielo che avrebbe, poco dopo, versato qualche lacrima di nostalgia perché solo una manciata di minuti mi erano concessi tra il praticello e il pratone. Mentre camminavo, sola tra le erbe, mi vedevo bambina giocare laggiù, alle altalene (che non ci sono più) con Livia e poi, a perdifiato, in corsa matta in bicicletta su e giù dalle discesine che dal pratone portano all'ingresso di ciottoli bianchi che è tutto un saliscendi per via delle radici dei pini.

Andavo a zonzo, prendendo quel che amavo. I limoni profumati sulla scarpata degli ireos che mia nonna scambiava per suorine in preghiera, e poi un rametto di mimosa e una camelia della mamma da mettere davanti alla mia Madonnina in sala. Ecco le poche cose che ho raccolto in questa mattina di ritorno. Ma avanti avanti e addio. Ricordatevi di prenotare, se ancora non lo avete fatto, una copia di Romaamor https://bookabook.it/libro/romaamor/

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